Il blog

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INTROUZIONE

CHIGA, mio amore, prima che chiunque, me compresa, possa presuntuosamente tentare di indicarti la strada per la felicità, voglio narrarti la fiaba di “Bellezza e Armonia, prìncipi del regno della Geometria della Gioia”.

Non temere, per comprendere questo racconto non ti sarà necessario studiare più approfonditamente la disciplina peggio tollerata dalla gran parte degli studenti, ti basterà lasciarti cullare dalla sapienza della vita, unica vera maestra del ben-essere.




C’era una volta, c’è oggi e ancora presumibilmente ci sarà, un regno chiamato Geometria della Gioia.

È un posto incredibile, mia piccola CHIGA, che ciascuno di noi immagina in modo diverso. Qualunque descrizione di chi c’è stato è differente, almeno in parte, da quella di chiunque altro l’abbia visitato.

E già, dimenticavo di dirti che nessuno si è fermato molto a lungo nel regno della Geometria della Gioia, non perché non abbia voluto, ma perché… forse lo capiremo alla fine della fiaba.

Il regno, per abbreviazione affettuosamente chiamato Yuj[1], popolato, che io sappia, quasi esclusivamente da viaggiatori, è governato dal principe Bellezza e dalla principessa Armonia.

Sono molto diversi tra loro eppure inseparabili. Il primo, orientandosi con la bussola dei sensi, vive del piacere delle immagini, dei suoni, degli odori, della consistenza e della temperatura di ciò che tocca e dei sapori. La seconda invece, seguendo la bussola del senso, vive del godimento  dell’equilibrio delle parti, decidendo quale sia la misura adeguata di ciascuna cosa e il suo funzionamento.

Yuj non potrebbe essere  governato dall’uno senza l’altra e viceversa, perché Bellezza senza Armonia sarebbe annientato dall’indiscriminata mole di informazioni sensoriali – dando vita allo sgradevole Regno dell’Eccesso – e Armonia senza Bellezza cadrebbe vittima di un ordine a se stesso finalizzato, in assenza di piacere,  generando il regno della Tristezza.

to be continued…

[1] È la radice sanscrita, da cui deriva le parola “yoga”, che ha il significato di “unire, mettere insieme, controllare, integrare”. Huet (2016)